Fascite plantare: rimedi fai da te per guarire il tuo piede in modo naturale

Young woman massaging her painful foot from exercising and running

Se provi dolore persistente e rigidità nel fondo del tallone o del piede probabilmente soffri di fascite plantare e probabilmente stai cercando rimedi fai da te.

Sicuramente prima di arrivare su questo sito ti sarai rivolto a medici e specialisti per trovare un rimedio efficace, ma con scarsi risultati.

Tranquillo, non sei il solo. Si stima che di tutte le condizioni patologiche del piede, la fascite plantare sia l’80%, ma che solo un 10% viene curata correttamente ed eliminata del tutto.

Tutte le altre, con l’andar del tempo, lo sforzo, la postura, ritornano più dolorose che mai.

Non solo. Probabilmente hai speso fior fior di soldi per consulenze con ortopedici specializzati che ti hanno prescritto medicinali, terapie costose o, addirittura, la chirurgia!

Ma perchè dover andare sotto i ferri quando è possibile curare la fascite plantare comodamente a casa e con rimedi fai da te economici e senza rischi?

Andiamo a vedere come…

Fascite plantare: cause e conseguenze

Questo disturbo estremamente fastidioso viene causato dall’infiammazione della fascia plantare, ovvero il tessuto che va dal tallone alle dita dei piedi. Il dolore di solito è concentrato nel punto di giunzione con l’osso del tallone ed è molto frequente soprattutto la mattina quando ci alza dal letto dopo tante ore di riposo.

La fascite plantare può portare problemi non solo ai piedi, ma anche ai tendini, alla schiena e alla muscolatura in generale.

Questo disturbo è molto comune tra gli atleti che usano scarpe non adeguate e con un errato supporto per la pianta del piede.

In questo caso accade che il piede fa un movimento scorretto, sovraccaricando alcune zone a discapito di altre e portando a microtraumi che poi sfociano nella fascite plantare.

Anche le persone che soffrono di piede piatto o piede cavo, sono predisposte alla fascite, così come chi è sovrappeso o obeso.

In generale si dovrebbero evitare tutte quelle situazioni in cui il piede fa movimenti non corretti, in cui il piede viene caricato di un peso maggiore del normale o in cui la postura della persona porta a camminare in modo sbagliato.

Cosa succede se non si cura correttamente la fascite plantare?

Beh, nella migliore delle ipotesi non riuscirai a camminare più come prima. Ogni volta che poggerai il piede a terra sentirai dolori lancinanti che non ti permetteranno di svolgere le più comuni mansioni giornaliere.

Nella peggiore delle ipotesi potresti incorrere nella più grave fasciosi plantare, molto più dolorosa e difficile da curare.

Quindi come curare la fascite in modo sicuro e senza pericolo che il disturbo si cronicizzi?

Perché le terapie più comuni per la fascite provocano più danni che benefici?

Se ti sei rivolto a specialisti del settore sicuramente ti hanno prescritto terapie come punture di cortisone, antiinfiammatori (FANS), antidolorifici, ionoforesi, tens, laser, agopuntura, crioterapia (ghiaccio), ecc…

Questi trattamenti però non sono utili alla guarigione della fascite perchè vanno ad agire sul sintomo e non sulla causa.

Una puntura di cortisone o una compressa di antidolorifico, danno una sensazione di sollievo nel momento stesso in cui viene assunta, ma appena l’effetto del farmaco svanisce, il dolore ritorna.

Ma il dolore è importantissimo per la veloce guarigione della fascite, perché è proprio nel punto esatto in cui si sente dolore che bisogna agire e fare esercizi specifici.

Ora ti elencherò 9 rimedi fai da te per guarire dalla fascite plantare in modo semplice, veloce ed economico e che vanno ad agire non sul dolore, ma sulla causa del disturbo.

Fascite plantare: 9 rimedi fai da te per guarire più velocemente

Per prima cosa è necessario mettere a riposo il piede. Quindi fermare tutte quelle attività come la corsa che vanno a sollecitare la fascia plantare, i tendini e i muscoli e che peggiorano l’infiammazione.

Ma non dovrà essere un riposo assoluto, ma bensì un riposo attivo, cioè andare comunque a muovere il piede facendo esercizi mirati alla guarigione.

1 . Tendere la fascia plantare

Il primo esercizio consiste nello spingere le dita dei piedi contro un muro, mantenendo l’arco e il tallone piatto in modo che le dita dei piedi si estendano.

Tieni il piede premuto per circa 10 secondi e ripeti 10 volte tre o quattro volte al giorno.

2. Congela una bottiglia d’acqua

Prendi una bottiglia di acqua o una lattina precedentemente congelata e falla rotolare sotto il piede. Premi bene in tutti quei punti che si indolenziscono al passaggio della bottiglia.

Continua per circa 10 minuti.

3. Usa una palla da golf

Anche in questo caso basterà mettere una pallina da golf in congelatore per qualche ore e poi girarla sotto il piede, partendo dalla parte anteriore e tornando indietro.

Usa una buona pressione su ogni punto dolente per circa 15 secondi prima di passare alla zona successiva. Poi, passa la pallina avanti e indietro su tutto il piede. Questo servirà a sciogliere tutte le contratture muscolari e liberare il piede.

4.  Stretching

Fai stretching solo se prima hai sciolto le contratture perchè tirare un muscolo bloccato può portare problemi abbastanza seri.

Mettiti seduto a terra con le gambe aperte e le gambe tese e poi con la mano prendi le dita dei piedi e tirale verso di te in modo che l’arco plantare sia ben teso.

Tieni questa posizione per almeno 10 secondi e ripeti 10 volte.

5. Lo zenzero

Lo zenzero contiene proprietà anti-infiammatorie, che alleviano il dolore e che possono aiutare a combattere la fascite plantare.

Mescola 1 cucchiaio di zenzero grattugiato in 1 tazza d’acqua. Fai bollire per alcuni minuti e bevi la tisana mentre è ancora calda.

Puoi preparare questa tisana anche 3 volte al giorno nei momenti di maggior dolore.

A proposito di metodi a base di cure naturali ti consiglio di leggere anche l’articolo: “Fascite plantare: rimedi naturali

6. Aceto di sidro di mele

L’aceto di sidro di mele è un altro rimedio efficace per la fascite plantare. Le sue proprietà medicinali contribuiscono a ridurre il dolore e l’infiammazione.

Aggiungere 1 cucchiaio di aceto di mele crudo e non filtrato e 1 cucchiaino di miele crudo in una tazza d’acqua calda. Preparalo un paio di volte al giorno.

Un’altra opzione è quella di mescolare 2 cucchiai di aceto di sidro di mele in una piccola vasca piena di acqua calda. Immergere i piedi nella vasca da 5 a 10 minuti, due volte al giorno.

7. Peperoncino di Cayenna

Il peperone di Cayenna contiene capsaicina, un antidolorifico naturale. Può anche aiutare a alleviare la rigidità muscolare dovuta alla fascite plantare.

Aggiungere ½ cucchiaino di polvere di pepe di cayenna a ½ secchio di acqua calda. Immergi i piedi per 10 minuti per più volte al giorno.

8. Olio di pesce (omega 3)

L’olio di pesce è ricco di acido eicosapentaenoico (EPA) e omega-3 (acidi grassi polinsaturi) che sono utili nel ridurre il dolore e l’infiammazione causati della fascite plantare. Infatti, l’olio di pesce aiuta a regolare il processo infiammatorio e diminuisce l’intensità del dolore e della rigidità muscolare.

Secondo l’U.S. Food and Drug Administration, è possibile assumere fino a 3 grammi di olio di pesce (con almeno il 30% di EPA / DHA) due volte al giorno.
Inoltre, è bene iniziare a mangiare pesce come tonno e salmone.

Consultare sempre un medico prima di assumere integratori di olio di pesce, in particolare se si prendono farmaci per il sangue o per il diabete.

9. Cambiare regime dietetico

Per ridurre il dolore e l’infiammazione, è importante consumare una dieta ricca di cibi anti-infiammatori. Questo può accellerare il processo di guarigione e ridurre l’infiammazione.

Alcuni dei migliori alimenti antinfiammatori sono l’olio extravergine di oliva, zenzero, aglio, ciliegie, salmone, noci, mandorle, bacche di ogni tipo e patate dolci.

Oltre agli alimenti anti-infiammatori è utile mangiare cibi ad alto contenuto di vitamine C e A, zinco e calcio e cibi ad alto contenuto di amminoacidi che aiutano a rafforzare i tessuti connettivi. Inoltre è utile introdurre alimenti antiossidanti per prevenire l’accumulo di radicali liberi.